Articolo TuttoMilano su Lavlex – Assistenza Completa per Tutti
Lavlex “Assistenza Completa per Tutti”
Riportiamo qui di seguito un articolo pubblicato su TuttoMilano in cui si parla dell’attività del nostro Studio.
La giusta protezione legale e giuridica, all’occorrenza, può davvero fare la differenza nel momento del bisogno. Affidarsi quindi a mani competenti, esperte e sicure permette di vedere anche la difficoltà sotto una diversa prospettiva che può mettere in luce gli elementi di miglioramento e crescita su cui puntare per migliorare la propria condizione di vita e di lavoro.
Affinché tutto questo avvenga nel migliore dei modi, ci si può rivolgere allo studio legale Lavlex, una realtà professionale ampia e composita che primeggia nel settore del diritto civile e del lavoro (e non solo) fin dal lontano 1992. Lavlex, che deriva dall’unione delle due parole Lavizzari – cognome del fondatore dello studio stesso – e Lex, il termine latino che significa “legge“; è uno studio che comprende diversi avvocati del lavoro concentrati prevalentemente sull’assistenza di società nazionali e multinazionali di primaria importanza, con particolare riferimento ai settori della Gdo, la Grande distribuzione organizzata, del turismo, delle assicurazioni e dell’industria.
Grazie ai legali del lavoro che lo compongono, Lavlex, inoltre, assiste da sempre le aziende nella fase del precontenzioso e contenzioso, prestando consulenza e fornendo supporto a 360° su tutte le questioni relative alla gestione del personale, alle assunzioni, alla cessazione del rapporto di lavoro e ai licenziamenti sia individuali che collettivi. Ogni argomento, quindi, viene dunque trattato in tutte le sue evoluzioni normative succedutesi dalla nascita dello Statuto dei lavoratori fino ad oggi.
L’avvocato Gianluca Lavizzari di recente si è occupato approfonditamente di un aspetto giuridico sempre più importante ed emergente negli ultimi tempi, la cosiddetta impugnazione del licenziamento via Pec. L’importanza crescente dell’informatica e della tecnologia rende indispensabili alcune procedure.
COME FUNZIONA
L’introduzione della Posta elettronica certificata, abbreviata con la sigla Pec, ha permesso di snellire ed informatizzare in modo facile e veloce la trasmissione di dati e documenti importanti al pari di una raccomandata postale, ma premendo il semplice click dell’invio tramite web, senza costi aggiuntivi e fastidiose perdite di tempo. Eppure, come accade per tutto il corretto utilizzo della Pec è fondamentale affinché non vi siano errori di comunicazione o di trasmissione di dati significativi e delicati mediante un mezzo non consono a tale fine.
Come giudicato una prima volta dal Tribunale di Monza e come recentemente confermato dal Tribunale di Palermo, infatti, l’impugnazione stragiudiziale del licenziamento (che richiede la forma scritta ed è prevista a pena di decadenza) è priva di valore e non può essere presa in considerazione se avviene mediante Pec senza firma digitale. La Pec può sostituire una comunicazione tradizionale cartacea sottoscritta solo se risulta al contempo formale anche la firma che la sorregge. Una questione tuttora complessa e non priva di tante sfumature intermedie da valutare con attenzione e accortezza per le conseguenze irrimediabili che ne possono derivare anche e soprattutto alla luce della pandemia in atto e della crisi lavorativa da essa causata.
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