Diritto del Lavoro e Coronavirus
Il Diritto del Lavoro ai Tempi del Coronavirus
Sono evidentemente giorni complicati che mai avremmo pensato di vivere in prima persona. Ognuno di noi sta affrontando forti disagi che, tuttavia, si rendono necessari a fronte del superiore interesse comune alla salute o, forse è bene dirlo, alla sopravvivenza.
Non solo noi come individui siamo chiamati a condotte straordinarie ma anche le aziende stanno affrontando gravi ansie dettate dall’incertezza sul futuro.
Questi giorni è stato un proliferare di DPCM che, sotto il profilo giuslavoristico, invitano i datori di lavoro a promuovere smart working e, ove questo non sia possibile, a fare godere ai propri dipendenti periodi di ferie.
Non è ancora stato introdotto un divieto a recarsi al lavoro ma, anzi, è una delle deroghe che proprio il DPCM dell’8 marzo u.s. ammette rispetto all’invito a stare a casa, purché si tratti di “comprovate esigenze lavorative” che possono essere attestate con una semplice autodichiarazione.
Mi pare quasi superfluo osservare come una dizione di questo tipo lasci un po’ troppo spazio ad interpretazioni personali ma, ad ogni buon conto, questa deroga deve forse fare i conti anche con quanto statuisce l’art. 2087 c.c.
Proprio in queste ore sembra si stia parlando per la Regione Lombardia di una chiusura delle aziende; senza entrare nel merito della decisione ritengo sia indispensabile un provvedimento immediato a sostegno di quelle imprese che vedranno la loro attività compromesse per periodi non così brevi anche al fine di evitare chiusure o riorganizzazioni aziendali che comporterebbero inevitabili tagli drastici.
Ciò detto si pone il problema di dover affrontare, nell’immediato e con strumenti ordinari, una situazione improvvisa, eccezionale e imprevedibile: strumenti che, spesso, richiedono tempi e procedure (si pensi solo alla procedura per licenziamento collettivo) incompatibili con il contesto attuale.
E’, dunque, certamente prudente non assumere, ove possibile, decisioni affrettate e definitive in attesa dell’intervento che Governo e Regioni non possono far attendere e che è lecito e presumibile attendersi a giorni.